Fondali tra le Foci del Fiume Chiarone e del fiume Fiora
Superficie dell’area: 1762 ettari
Codice NATURA 2000: SIC IT6000001

Il SIC “Fondali tra le Foci del Fiume Chiarone e del fiume Fiora” è il quarto per dimensione della Regione Lazio, estendendosi per una superficie di quasi 1800 ettari, con una lunghezza di 11 chilometri ed una larghezza media di due. I confini della prateria sono segnati dalle foci dei fiumi Chiarone a Nord e Fiora a Sud. In prossimità delle foci, infatti, l’alterazione del regime sedimentario non ne favorisce la crescita.
La collocazione geografica del sito è stata individuata dalle seguenti coordinate geografiche: longitudine E 11 28 e latitudine N 42 21. I fondali sono compresi tra i 5 e i 30 metri di profondità. La profondità media è di 18 metri.
Il SIC “Fondali tra le Foci del Fiume Chiarone e del fiume Fiora” costituisce uno dei banchi settentrionali di Posidonia più estesi del Tirreno centrale. Per la sua estensione e il suo stato di conservazione riveste un importante ruolo nella conservazione di questo habitat a scala nazionale. La scheda Natura 2000 riporta come unico habitat quello a Posidonia, e tra la flora di pregio la Posidonia oceanica. È stata inoltre individuata la presenza di specie protette dalla Direttiva Habitat quali il bivalve Pinna nobilis (pinna nobile) e il pesce Hippocampus hippocampus (cavalluccio marino).


Fondali antistanti Punta Murelle
Superficie dell’area: 1112 ettari
Codice NATURA 2000: SIC IT6000002

Il SIC “Fondali antistanti Punta Murelle” è il quinto per dimensione della Regione Lazio, caratterizzato dall’Habitat proprietario Prateria di Posidonia oceanica, estendendosi per una superficie di circa 1112 ettari.
Il sito si presenta piuttosto simmetrico e di forma circolare con lunghezza massima, assimilabile al diametro del cerchio, di circa 2 chilometri. La profondità media è di 25 metri, variando da -10 a -30m. Il SIC è costituito principalmente da substrato sabbioso con affioramenti di scogli fino a circa 300 metri dalla riva. L’area presenta un andamento morfologicamente movimentato, caratterizzato da pozze e da batimetriche frastagliate, che lo rendono idonea ad ospitare microhabitat e zone di nursery per diverse specie ittiche commerciali tipiche della fascia demersale. L’habitat “Prateria di Posidonia” si alterna ad aree sabbiose sulle quali stagliano i banchi di Posidonia. Come per l’altro SIC, la scheda Natura 2000 riporta come unico habitat quello a Posidonia e tra la flora di pregio la Posidonia oceanica. L’habitat prioritario occupa il 40% (circa 450 ettari) dell’intero sito.



VINCOLI E IMPATTI
I due SIC non ricadono in parchi o aree marine protette, pertanto non godono di regimi di protezione, fatta eccezione per quelli garantiti dalla Direttiva Habitat e dalle leggi nazionali di recepimento. La sezione meridionale del SIC “Fondali antistanti Punta Murelle” è interdetta per scopi militari dal Ministero della Difesa. Trattandosi di ecosistemi fragili e importanti come area di nursery, questi due SIC sono tutelati dal regolamento per la pesca nel Mediterraneo Reg. CE 1967/06 il quale, all’articolo 4 comma 1, tutela le Praterie di Posidonia e altre fanerogame marine vietando la pesca con reti da traino, draghe, trappole, ciancioli, sciabiche da natante, sciabiche da spiaggia e reti analoghe nelle aree in cui è presente la fanerogama marina. Nonostante ciò, in entrambi i SIC vengono effettuate attività di pesca illegale a strascico che costituisce una reale minaccia allo stato di conservazione del posidonieto. Anche il diportismo è causa di danni, per l’intensità degli ancoraggi nel periodo estivo.

AZIONE DI CONSERVAZIONE
L'azione di conservazione è consistita nel posizionamento di 550 strutture antistrascico a protezione delle praterie di Posidonia, al fine di ripristinare e valorizzare questi habitat parzialmente compromessi o degradati per azione diretta della pesca a strascico illegale.